Laurea Magistrale in Ingegneria delle Infrastrutture
Percorsi formativi
Il corso di studio in breve
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria delle Infrastrutture si propone di innestare, sulla preparazione di base e ingegneristica richiesta per l’ammissione ad esso, una preparazione ingegneristica a largo spettro con particolare riferimento alle infrastrutture, oltre che una competenza professionale rivolta alla soluzione di problemi ingegneristici complessi quali:
- progettazione di soluzioni per prevenire, controllare o risanare gli impatti negativi dell’attività antropica sull’ambiente;
- prevenzione e risanamento dei fenomeni di dissesto idrogeologico e instabilità di versanti;
- progettazione, costruzione e manutenzione di sistemi di trasporto complessi, strade, ferrovie, aeroporti e porti, ponti canali, dighe ed opere di presa, sistemi di irrigazione;
- definizione e progettazione di procedure per garantire la funzionalità e la sicurezza di infrastrutture;
Il corso di studi è organizzato su diversi orientamenti specialistici: A) Progetto di Infrastrutture, B) Costruzione di Infrastrutture, C) Infrastructure Engineering (in lingua inglese), L’apprendimento è basato sulla didattica frontale e a distanza, su seminari e sullo studio individuale, su esercitazioni pratiche e attività tutoriale che si svolge sia durante il tirocinio professionalizzante che nella pratica in laboratorio.
Le discipline inserite nel percorso formativo sono articolate in modo da consentire dapprima il completamento della preparazione di base nel campo dell’Ingegneria delle Infrastrutture e, successivamente, di sviluppare concetti e metodi propri della progettazione, costruzione, gestione e monitoraggio di infrastrutture e di sistemi infrastrutturali.
Requisiti di ammissione e prospettive occupazionali
Possono accedere al Corso di Laurea studenti che abbiano maturato per il conseguimento di una Laurea o Diploma triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all’estero, riconosciuto idoneo, almeno 81 CFU complessivi nell’ambito dei seguenti gruppi di settori scientifico-disciplinari (SSD), con i limiti di volta in volta specificati:
- possesso di un numero minimo di 36 CFU per esami effettivamente sostenuti nei settori scientifico disciplinari indicati per le attività formative di base negli ambiti disciplinari delle lauree triennali afferenti alla classe L-7 (MAT/03 – Geometria, MAT/05 – Analisi matematica, MAT/06 – Probabilità e statistica matematica, MAT/07 – Fisica matematica, MAT/08 – Analisi numerica, CHIM/03 – Chimica generale e inorganica, CHIM/07 – Fondamenti chimici delle tecnologie, FIS/01 – Fisica sperimentale, FIS/03 – Fisica della materia)
- possesso di un numero minimo di 45 CFU nei settori scientifico disciplinari indicati per le attività formative caratterizzanti negli ambiti disciplinari delle lauree triennali afferenti alla classe L-7, di cui almeno:
- 9 CFU complessivi tra i SSD ICAR/01 (Idraulica) e ICAR/02 (Costruzioni idrauliche e marittime e idrologia);
- 6 CFU nel SSD ICAR/06 (Topografia e cartografia) o ICAR/17 (Disegno);
- 6 CFU nel SSD ICAR/07 (Geotecnica);
- 12 CFU nel SSD ICAR/08 (Scienza delle costruzioni);
- 6 CFU nel SSD ICAR/09 (Tecnica delle costruzioni);
- 6 CFU nel SSD ICAR/10 (Architettura tecnica) o ICAR/04 (Strade, Ferrovie e Aeroporti);
- possesso di un livello di conoscenza della lingua inglese non inferiore al livello B1.
I laureati magistrali in Ingegneria delle Infrastrutture potranno trovare occupazione presso imprese di costruzione e manutenzione di opere infrastrutturali, uffici pubblici di pianificazione e gestione delle infrastrutture civili; aziende, enti, consorzi ed agenzie di gestione delle opere infrastrutturali, studi professionali che operano nell’ambito della progettazione, rifunzionalizzazione e monitoraggio delle infrastrutture civili. I laureati magistrali potranno altresì partecipare a concorsi di dottorato in Ingegneria Civile